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C'è una linea d'ombra che separa ciò che è stato da ciò che è: una cortina incerta e provvisoria in cui, talvolta, il passato può rivivere nel presente. Bologna, primavera 2006: Niccolò Leonardi, il giovane storico protagonista del racconto, è immerso nelle sue inquietudini quando irrompe sulla sua strada Leandro Zaniboni, un tipografo sessantenne tormentato da alcune domande: chi uccise suo nonno nel 1945? Cosa successe a lui, bambino, dopo quella morte? Qual è la sua vera identità? Muovendo da questi interrogativi si dipana il romanzo che, combinando differenti piani temporali e di memoria, conduce il lettore in un viaggio dall'Italia all'Irlanda: sarà nella cittadina di Cork che il tempo (in un costante gioco di rimandi tra gli anni del fascismo e la contemporaneità) si ricongiungerà dando un senso alla vicenda umana di Leandro ma contribuendo, anche, a liberare Niccolò dai suoi assilli. Benché la struttura richiami il giallo storico, il testo si arricchisce del diario esistenziale del protagonista, spingendosi ben oltre i confini di un solo genere narrativo.